Stoccolma, primavera 1943. Un misterioso incidente stradale pone fine alla vita di un uomo comune. Questo l’insospettabile inizio di una corsa contro il tempo per fermare, ancora una volta, la follia di Adolf Hitler. Due storie parallele – lo scontro sotterraneo fra servizi segreti e un incomprensibile fenomeno fisico, l’entanglement – colpi di scena, uccisioni efferate, amori e ossessioni sono gli ingredienti di questa spy story. Ma cosa si nasconde dietro i misteriosi esperimenti di uno scienziato svedese filonazista? Quale minaccia incombe sugli Alleati? Un documento fortunosamente finito nelle mani dei servizi britannici può essere la chiave per far luce sull’oscura vicenda. Un giovane scientific officer cerca di penetrare il mistero di questo sconcertante fenomeno ma, come in una matrioska, ogni volta che si avvicina alla soluzione si imbatte in un altro enigma annidato all’interno, fino al sorprendente esito finale. «Dobbiamo prepararci a considerare nuove visioni dell’universo, completamente diverse da ciò che i nostri sensi sono capaci di percepire». La sfida è lanciata.

Daniele Coluzzi è un giovane insegnante romano che da qualche anno gestisce un canale Youtube seguito da quasi 80.000 followers… mihhhh che invidia! Più di me. Seguendo i suoi video, ho scoperto che ha scritto un romanzo dal titolo Io sono Persefone, edito dalla Rizzoli. In questo romanzo d’esordio, con un tocco delicato e a tratti struggente, Daniele narra il meraviglioso mito di Core – figlia di Demetra, dea delle messi – la quale, dopo essere stata rapita da Ade, dio degli Inferi, diventa la sua regina, appunto Persefone. Nonostante il romanzo tratti di un tema mitologico, Daniele riesce perfettamente ad umanizzare i personaggi e a metterne in luce le loro debolezze e le loro fragilità. La cosa che più di tutte mi è piaciuta di questo bel romanzo è il punto d’osservazione: il narratore è una dea, appunto Persefone, che guarda gli umani partendo da una visione completamente diversa rispetto alla nostra. All’inizio del romanzo le divinità non comprendono gli uomini che “danno grande importanza ai dettagli fisici, sono ossessionati dalle piccole differenze nei loro comportamenti. Litigano e si disperano. Per me si somigliano tutti. Le loro emozioni sono deboli e volubili. Ne assaporano sempre e soltanto una piccola parte, e basta quel poco a stravolgerli”. Alla fine però, come in una sorta di romanzo di formazione, le divinità quasi si umanizzano e infatti il libro si conclude con l’espressione “che creature meravigliose gli uomini”. Attraverso la forza degli uomini e soprattutto la loro “caratteristica” principale, l’amore, sono gli dei ad essere conquistati dagli uomini e non il contrario. Io sono Persefone è anche una grande riflessione sulla vita e ovviamente – vista la presenza di Ade – sulla morte. Adesso leggerò il secondo romanzo di Daniele, Odio e amo. Il romanzo di Catullo, sempre edito dalla Rizzoli, e spero che sia bello quanto questo. Secondo me, se continua così, sentiremo molto più spesso parlare di lui!

Matteo Saudino l’ha fatto di nuovo! Dopo La filosofia non è una barba, ha scritto un altro libro divertente, chiaro e soprattutto molto interessante. Non saprei dire se è più bello del precedente, ma è sicuramente più “politico”, nell’accezione alta del termine. Con questo bellissimo libro, Matteo Saudino ci ha fatto comprendere tutta la meravigliosa “inutilità” della filosofia e la “sua costante tensione erotica verso quella che Platone aveva chiamato l’attraente e irresistibile bellezza del voler conoscere”. Dopo un’interessantissima introduzione, Matteo Saudino ha dipinto dieci veloci quadri di filosofi che con forza e ostinazione si sono ribellati al potere politico, questa volta inteso nel senso più becero del termine. Come dice lui, “fare filosofia (…) è un gioioso e sfrontato atto di ribellione, una pericolosa e contagiosa attività di libero pensiero e di effervescenza emozionale”. E quindi… viva la filosofia e viva i libri belli come questo!